Crab apple
“Melo selvatico”
La botanica:
Di antichissime origini, il melo selvatico è un albero che non supera i 10 mt di altezza, ha rami bruno-rossicci, le foglie decidue. I fiori sono primaverili riuniti a gruppi di 3-8, a 5 petali bianco-rosati. Dai suoi preziosi frutti si estrae il sidro, bevanda considerata ” guaritrice di tutti i mali”.
Il rimedio:
E’ indicato in tutte quelle situazioni/ emozioni in cui c’è bisogno di pulizia e quindi utile nelle manifestazioni cutanee e assunto come rimedio per “depurare” i pensieri che vengono ritenuti sporchi, non dicibili, sconvenienti. E’ sicuramente un rimedio che aiuta la sessualità nelle sue forme di pensiero ed espressioni corporee. Non sempre ci sono state indicazioni negative in tal senso, può essere che il disagio che richiede il sostegno di Crab apple sia una propria necessità di rielaborare il concetto di purezza/ bellezza. Fiore transitorio.

Oak
“Quercia”
La botanica:
Grande albero deciduo, vive in boschi, può raggiungere un altezza di 35 mt e il suo tronco può avere un diametro fino a 50 mt, albero longevo può raggiungere i 500 anni. La fioritura è contemporanea alla foliazione che inizia alla fine di aprile/maggio, i frutti, le ghiande maturano a settembre/ ottobre.
Il rimedio:
Come spesso accade esiste un analogia tra le caratteristiche della pianta con le peculiarità del rimedio che ne deriva. Oak ci viene in aiuto quando le nostre energie (fisiche, mentali, emotive) sono state saccheggiate. Oak è un fiore tipologico, vuol dire che la nostra naturale inclinazione nel porsi, nel vedere le cose ha delle caratteristiche ricorrenti riferibili ad un determinato rimedio. Il tipo Oak è naturalmente generoso, sente la responsabilità nell’occuparsi degli altri, consapevole delle sue molte risorse può andare in difficoltà da eccessivo carico.

Willow
“Salice”
La botanica:
Pianta arborea a fioritura primaverile,di portamento elegante. Predilige i luoghi ricchi di acqua e assolati. Pianta unisessuale (piante maschile e pianta femminile), i fiori maschili sono lunghi con amenti gialli, mentre quelli femminili sono tondeggianti, entrambe i fiori sbocciano su alberi separati.
Il rimedio:
Willow è il rimedio che ci aiuta a far fluire, così come la pianta da cui origina ha necessità di acqua , così le emozioni hanno bisogno di fluire. Il risentimento di willow è spesso ancorato a episodi del passato (acqua che ristagna), dove c’è la tendenza a non vedere i propri errori fatti nella gestione degli eventi. Quando ci serve questo rimedio lo stato d’animo è quello della sconfitta ingiusta, colui/lei non riesce a scendere in profondità o analizzare la situazione ma si limita a sentire il mancato raggiungimento dell’obiettivo senza assumersi la piccola propria responsabilità. Può essere tipologico o transitorio.

Star of Bethlehem
“Ornitogallo”
La botanica:
Pianta erbacea, perenne che fiorisce da marzo a maggio, si adatta a qualsiasi tipo di terreno. Le foglie sono lineari, intere. I fiori sono riuniti in gruppo, larghi circa 4 cm di forma stellata a 6 sepali di colore bianco sulla parte superiore e con striature verdi nella parte inferiore. Il suo frutto è a forma di capsula contenente numerosi semi.
Il rimedio:
Star of B. è il rimedio più dolce, consolatorio, lenitivo dei 38 fiori. Questo rimedio porta luce , speranza, rinascita a coloro che si trovano in un grande stato di angoscia e che tale stato rende inaccettabile l’aiuto altrui. Fiore che rientra nel gruppo del Rescue remedy. Fiore transitorio.

Sweet chestnut
“Castagno dolce”
La botanica:
Pianta agraria e forestale è stata da sempre di grande importanza per i suoi frutti. Albero longevo, imponente, maestoso, può raggiungere l’altezza di 10/20 mt. Le infiorescenze maturano a foliazione completa, quelle maschili sono erette e lunghe, le femminili che stanno alla base di queste, sono protette da un involucro verde che andrà a formare la cupola del riccio.
Il rimedio:
Sweet ch. è il rimedio che ci aiuta a sopportare il dolore di una perdita, del lutto, nel momento in cui non ci sono più parole o possibilità di un conforto. E’ un rimedio che aiuta anche nei percorsi di crescita per accettare “la morte dell’ego”, il superamento dell'”io” per consegnarci al “noi” come parte di esso. Fiore transitorio.

Elm
“Olmo”
La botanica:
Albero deciduo, appartiene alla famiglia delle Ulmanacee, cresce spontaneamente, raggiunge difficilmente i 10 mt di altezza. Le foglie di forma ellittica sono di colore verde nella pagina superiore e grigio-verde in quella inferiore, durante il periodo invernale diventano gialle e cadono. Produce fiori ermafroditi raggruppati in infiorescenze.
Il rimedio:
Quando il carico di responsabilità, lavoro, compiti da assolvere diventa eccessivo ma non si può lasciare, Elm è il rimedio che ci dà energia e sostegno, questo ci permetterà di valutare cosa è prioritario e compiere quindi delle scelte. Normalmente è legato ad uno stato momentaneo ma in certe tipologie (Centaury, Oak) può diventare una necessità ricorrente. Fiore transitorio.

Pine
“Pino”
La botanica:
Albero di prima grandezza, sempreverde. Può raggiungere dai 20 ai 40 mt di altezza in base all’habitat. Ha un fusto cilindrico, la chioma piramidale verde glauco. Longevo, può raggiungere i 300 anni ma normalmente viene utilizzato al compiere del secolo per l’utilizzo del suo legno. Ha fiori maschili e femminili, i maschili sono composti da cornetti di forma oblunga che alla loro maturazione prendono un colore giallo-rosato. I semi sono “dormienti” e hanno bisogno di luce per germinare, la facoltà germinativa si protrae per 2-3 anni.
Il rimedio:
L’espressione, la fisicità della pianta ci suggerisce le caratteristiche caratteriali emotive dei suoi fiori da cui ricaviamo i nostri rimedi. Una pianta composta, ordinata con la punta verso il cielo ci suggerisce la compostezza, la rigidità seriosa, la difficoltà ad entrare in empatia sono le caratteristiche-limite di Pine. L’assunzione di questo rimedio ci aiuta a sviluppare il perdono per gli errori commessi,il perdono per le colpe inesistenti, ci sostiene nel maturare la relazione empatica, ci aiuta ad accettare ciò che viene dall’esterno senza giudizio. Fiore tipologico.

Larch
“Larice”
La botanica:
Albero caducifoglio, di prima grandezza. Ha un fusto diritto allargato alla base, la chioma è verde chiaro in primavera e giallo-dorato in autunno. Le foglie sono aghiformi, piatte, molli, non pungenti, caduche. I fiori maschili sono globosi e giallastri, i femminili sono ovoidali, eretti, inseriti su piccole pigne di colore rossastro. Dopo l’impollinazione diventano coni brumastri a squame sottili, persistenti fino alla caduta del ramo.
Il rimedio:
Le sfide, le competizioni, le prove, non finiscono mai, o ce le cerchiamo o la vita ce le offre come inevitabile percorso di crescita. Si può rimandare, far finta di non sapere che c’è qualcosa per noi, di nuovo e talvolta inaspettato, il rimedio Larch ci aiuta a prendere le corrette misure tra noi, le nostre capacità e le nostre risorse e la sfida, piccola o grande che sia da affrontare.
Larch è il rimedio alla paura di non farcela, sostiene la nostra autostima. Fiore transitorio.
