Cerato
“Piombaggine”
La botanica:
La Piombaggine, nome botanico, Plumbago articolata,è un arbusto rampicante, caduco, originario dell’Africa. Ha fusti sottili che possono raggiungere 1,5/2 mt, con foglie ovali, appuntite, verde chiaro. Da giugno produce infiorescenze ad ombrello costituite da fiorellini a trombetta a 5 petali di un caratteristico color azzurro cielo.
Il rimedio:
Quando viene a mancare un “centro del sé”, quando non sappiamo come orientare le nostre decisioni, quali direzioni prendere, quando c’è dispersione Cerato ci aiuta a trovare la fiducia nel nostro sé, nel nostro intuito. Cerato è un rimedio che ci aiuta a fare chiarezza soprattutto rispetto ai nostri pensieri, al nostro sentire e non disperdere le energie nelle tante possibilità che potremmo percorrere. Fiore transitorio.

Sclerantus
“Scleranto”
La botanica:
Scleranto,il suo nome botanico, è una pianta annuale,presenta fiori annuali in mazzetti alla sommità dei peduncoli ramosi, fiorisce in agosto, detto anche fiore secco, è spontaneo, non coltivabile.
Il rimedio:
Quando ci troviamo in una situazione o stato emotivo di alternanza o ciclica senza riuscire a liberare le risorse per “prendere una strada”. E’ un rimedio che ci aiuta a non cadere nell’alternanza, è indicato nei cambiamenti fisiologici, durante la sindrome premestruale e nei momenti di cambiamento/crescita, in caso di mal d’auto, nausea. Emotivamente ci sostiene quando dobbiamo prendere decisioni e tutte le soluzioni ci appaiono possibili, spesso in questo stato d’animo non si trova il conforto del confronto e si tende a rimbalzare da una posizione a quella opposta senza trovare il “nostro centro” dal quale partire. Fiore transitorio.

Gentian
“Genziana”
La botanica:
La Genziana ha diffusione in diversi continenti, in Europa la troviamo nelle regioni alpine. E’ una pianta annuale, i fiori sono a forma di imbuto, comunemente di colore azzurro o blu scuro ma possono anche essere di color avorio, gialli o rossi. Già Plinio “il vecchio” ne affermava le sue capacità curative, usandolo come tonico.
Il rimedio:
Quando dobbiamo risolvere una questione è facile cadere in pensieri ricorrenti in una sorta di ruota dove ripercorriamo sempre gli stessi schemi e così diventa difficile trovare concentrazione e nuove soluzioni. Con White chestnut creiamo un corto circuito per cui si interrompe la circolarità sterile del pensiero ripetuto. Fiore transitorio.

Gorse
“Ginestra”
La botanica:
La Ginestra è un arbusto fiorifero a foglie caduche, cresce in climi temperati e fiorisce dalla primavera all’estate. Produce numerosi fiori giallo oro a cui fanno seguito dei frutti (lunghi baccelli pubescenti che contengono 15/20 semi). La ginestra nel linguaggio popolare viene detta ” frusta di Cristo” per la forma dei suoi rami.
Il rimedio:
Quando abbiamo bisogno di Gorse vuol dire che si è “spenta la luce”, siamo in preda alla sensazione dell’abbandono, sicuramente ci sono elementi di depressione. La mancanza di autostima o la sua perdita, la sensazione di incapacità ha avuto il sopravvento. Con l’utilizzo di questo rimedio accompagnato da altri fiori che ci aiutano a “tirarci fuori” e riprendere il cammino cercando di riprendere la misura dello sforzo che dobbiamo affrontare o se sia il caso di cambiare gli obiettivi da raggiungere di qualsiasi natura siano. Fiore transitorio.

Horbeam
“Carpino”
La botanica:
Il Carpino appartiene alla famiglia delle betullacee. Albero longevo (150/200 anni), può raggiungere i 15/20 mt di altezza, la corteccia è liscia e grigia simile al faggio. La chioma ricca a forma ovale, i fiori compaiono insieme alle foglie in aprile e maggio ed hanno una forma pendula.
Il rimedio:
Horbeam è il rimedio contro la “stanchezza prima di..” cominciare qualcosa. Quando non siamo convinti o sufficientemente coinvolti oppure esauriti dopo uno sforzo o ancora dobbiamo assolvere a compiti poco gratificanti, questo rimedio ci fornisce l’accesso a nuove energie e nuove risorse. La debolezza ci dà sempre delle indicazioni che possono essere legate alla motivazione, all’aver esaurito le forze, al cambiamento in corso, Horbeam ci ricarica dandoci nuova energia. Fiore transitorio.

Wild Oat
“Avena Selvatica”
La botanica:
Pianta annuale, cresce ai margini delle strade e cespugli, infestante dei cereali, arriva fino al metro di altezza con fusto glabro eretto e robusto. L’infiorescenza a pannocchia piramidale poco ramificata, è ricca di spighette.
Il rimedio:
La scontentezza che trova in Wild oat un buon rimedio ha origine nella difficoltà di seguire le proprie intuizioni riguardo la nostra posizione nella vita. Diversamente da quanto accade per il rimedio “Cerato”, la dispersione di Wild oat prende maggiormente la sfera esistenziale, la direzione da dare al nostro vivere. Wild oat ci aiuta a ritrovare la sorgente della gioia di vivere.
