La crepa nella corteccia l’albero la cura con la preziosa resina. La crepa nei muri di una vecchia casa abitata da rampicanti: clematis, edere, celastro, convolvolo, ci ricorda come la vecchiaia possa restituire bellezza.

Una crepa tra passato e presente, la sua cura sarà la ricerca dei pezzi, dei lacci che li tengono insieme. La crepa negli oggetti caduti in si cura ricongiungendo i cocci con l’oro ( kintsugi, arte giapponese).
La crepa nella terra è il segno che la nostra crosta terrestre inghiottirà molto lavoro dell’uomo, molte vite, la cura è la solidarietà la capacità di costruire reti capaci di proteggerci dalle voragini.
La crepa in una relazione, quando si apre è perché sotto di essa c’è l’abisso, la profondità del sentimento da attraversare insieme per rinascere.
La crepa sulla pelle ha la sua cura nella dedizione, nella minuzioso e paziente nutrimento affinché si rimargini.
La crepa nelle certezze incrollabili ci permetterà di vedere la luce, ciò che è vero al di là di ciò che vorremmo che fosse.
La crepa e la cura sono due parole l’una bisognosa dell’altra.
Non prenderti cura delle crepe della terra, della casa , dei tuoi piedi del tuo viso e le crepe scopriranno vuoti, abissi incolmabili, prenderti cura delle crepe scoprirà tessuti e spazi inaspettati.
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